Due stati sono impossibili a causa delle colonie e della frammmentazione di quello che rimane della Palestina, uno stato unico gli israeliani ebrei non lo vogliono… ci domandiamo di cosa discuteranno Obama, Netanyahu e Abu Mazen nei prossimi colloqui?
Gli anni passano e la situazione sul terreno peggiora giorno dopo giorno… aumentano le colonie da una parte e diminusice la libertà e il movimento dall’altra. Non vogliamo essere pessimisti ma proviamo ad essere realisti e così tentiamo un pronostico: nulla cambierà e tutto continuerà a restare come prima. Il conflitto non sarà risolto ma continuerà ad essere gestito con alti e bassi e la povera gente continuerà a soffrire da ambo le parti. Non vediamo soluzioni all’orizzonte in questo momento anche se siamo convinti che la Pace, se ci fosse volontà da parte di chi è molto più forte, potrebbe arrivare anche domani!
Quello che leggete sopra l’ho scritto il 26 agosto… confermo tutto ora dopa l’uccisione di 4 coloni nella zona di Hebron che condanniamo fortemente ! Forse l’attentato avrà ripercussioni sul vertice di Pace ma anche se non fosse successo il vertice di Washington sarebbe stato il 301 (avete letto bene!) incontro tra Israeliani e Palestinesi che non risolverà niente…ora almeno c’è la scusa per non concludere nulla!!!
Tutto era prevedibile dopo l’uccisione dei pacifisti sulla Flottilla che stava raggiungendo Gaza e dopo l’uccisione di diversi palestinesi nelle settimane scorse dentro i Territori Occupati. Io ho sempre detto che scorrerà altro sangue se non si cambia politica… eccolo ! Ora gli israeliani si ri-vendicheranno e a loro volta i palestinesi si ri-ri-vendicheranno e via di seguito, fino al momento in cui succederà l’irreparabile e i fiumi di sangue diventeranno oceani…che Dio abbia misericordia di tutti noi!!!
Una soluzione c’è : mettere fine al regime di occupazione e così i coloni non perderanno più la vita e i palestinesi nemmeno.
Ma la realtà è molto più drammatica ed è quella che abbiamo visto oggi stesso…. io sono passato qualche ora prima sulla strada per Hebron dove è successo l’attentato. Siamo stati ad AtTwani il villaggio che resiste non violentemente contro i continui attacchi dei coloni di Maon e siamo stati alla Tent of Nations (l’ho soprannominata la collina che resiste perche’ e’ circondata da cinque insediamenti costruiti sulle cinque colline che chiudono a cerchio questa sesta collina!). Cosa abbiamo visto? E’ difficile raccontarlo…provo a mandarvi qualche foto e un video…comunque abbiamo visto un numero impressionante di gru che stanno costruendo ulteriori abitazioni illegali negli insediamenti dentro i Territori…tutto questo portera’ ulteriore odio e ulteriore violenza. Percorrendo avanti ed indietro le strade della Terrasanta sono giunto ad una convinzione : se l’occupazione non termina non ci sara’ futuro per nessuno in questa terra! Vogliamo davvero questo?
Pregate per i ragazzi di Operazione Colomba che vivono ad AtTwani…il villaggio è terrorizzato perchè si teme che i coloni pazzi di Maon, combinino qualcosa…li ho sentiti per telefono dieci minuti fa ed erano abbastanza preoccupati!
Tu es trop pessimiste !!! Deux états sont possibles ! Il faut encourager tous les efforts possibles et ne pas baisser les bras . Aussi prier pour que ces rencontres à Washington débouchent sur des résolutions positives .
Il ne faut pas se laisser décourager par les ennemis de la paix qui existent de part et d’autre . La paix se construit avec patience , confiance et courage jour après jour .
Cet attentat est regrettable et condamnable , je suis d’accord . Mais il ne faut pas s’arrêter aux obstacles et travailler à l’établissement d’un état palestinien .
Ne pas perdre courage et être confiant dans la prière!
Fraternellement . F.DO.
Sono stato nel novembre del 2009 in Palestina ed abbiamo incontrato gli amici di At-Twani, di Aboud, abbiamo parlato con tanta gente e confermo con interessi quello descritto da Abuna Mario. Purtroppo la pace non la vuole nessuno dei potenti, la situazione é subita dai poveri. Quella di Obama é una triste commedia per aggraziarsi il mondo, per non prendere la parte degli aggrediti a Gaza, per non rompere con i ricchi israeliani. Abbiamo visto la miseria in cui vivono ad At-Twani, ma nel contempo l’orgoglio con cui la vivono, la dignità, l’amore. Che esempio! Abbiamo tutti tutto da imparare da queste belle persone. Che Dio sia con loro e che li guidi verso la conquista della giustizia e della dignità. Non desidero la sconfitta di nessuno; prego per la sconfitta dell’oppressione, del male, prego per la vera pace. Ciao Mario, che il Signore ti accompagni.