Sono in Galilea con un gruppo di Perugia. Mentre don Francesco ci fa riflettere sulla Parola di Dio ecco che alcune frasi mi colpiscono e mi fanno nascere una riflessione che vorrei condividere con voi :La tenda di Abramo è sempre aperta, è aperta verso l’Oriente, non è mai chiusa perchè quando arriva l’ospite possa essere accolto e possa portare la novità. Il figlio Isacco è il figlio di questa visita/incontro inaspettato! Quanto è vero anche per noi : se la porta del nostro cuore è chiusa non potrò mai permettere all’altro di visitarmi e se non glielo permetto mi posso perdere la possibilità di accogliere Gesù e tutto quello che di nuovo mi può donare. Anche gli ebrei durante lo shabbat apparecchiano e lasciano aperta la porta di casa in attesa del Messia che deve venire…ma il Messia ce la farà ad arrivare senza essere bloccato al check point? E’ inutile lasciare aperte le porte di casa se poi chiudiamo gli altri dentro un muro e chiudiamo anche i portoni e sigilliamo tutto come avviene in questi giorni di festa. Oggi è il capodanno ebraico e tra nove giorni sarà lo Yom Kippur. Feste importanti per gli ebrei, feste che però portano la chiusura totale dei Territori Occupati e allora mi domando ? Si può far davvero festa in questo modo quando milioni di fratelli e sottolineo milioni di fratelli, sono chiusi, anzi sigillati ALDILA’ del muro? Non posso essere chiuso all’altro perchè se mi chiudo agli altri, non permetto a Dio di visitarmi e non incontrerò mai la salvezza! Il mio kronos non si trasformerà mai in kairos! Indi per cui la solo possibilità che abbiamo è quella di riaprire le porte e i portoni, di abbattere i muri per non rischiare di lasciare Gesù il Messia fuori dalla nostra vita! Perchè non ci proviamo tutti insieme?
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Per ordinare una copia del libro scrivi a unmurononbasta@gmail.com. Tutti gli utili sono destinati alla Casa dei Bambini Gesù di Betlemme attraverso l'associazione "Habibti Betlemme" di Montevarchi.
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I muri più difficili da abbattere sono quelli che ci portiamo dentro. Raggiungere la consapevolezza di averli già sarebbe un grosso passo avanti .
In quella magnifica terra si costruiscono muri veri, reali, muri invalicabili, filo spinato e soldati e i fratelli si dividono ed hanno paura gli uni degli altri e noi, qui cosa facciamo? Si creano dei muri invisibili che non ci permettono di accogliere l’altro, che non ci permettono di “non temere”, che non ci permettono di vedere dell’apertura al prossimo una crescita. Sì, amico mio, sono d’accordo con te proviamo tutti insieme ad abbattere i muri, ad abbattere qualunque muro ed aprirci a Dio, aprire il nostro cuore al fratello nel quale “dovremmo”vedere il nostro amato, buon Gesù.
Siete nelle mie preghiere.
Morte al monoteismo. Sì al paganesimo ariano.