Una vigilia di Natale speciale…


Inizia davanti a questo grande cancello la mia prima vigilia di Natale a Betlemme. Un cancello chiuso che ci ricorda dove siamo e ci sfida : siete ancora capaci di far festa nonostante vi abbiamo rinchiuso in prigione e controlliamo tutta la vostra vita? Siete ancora capaci di attendere qualcosa nella vostra insignificante vita? La risposta non si è fatta attendere.Grandissima festa ieri a Betlemme. Nonostante tutto è straordinariamente incredibile come questa gente continui a cercare di sopravvivere e a far festa. Sono dei grandi ed io sono davvero felice di poter condividere con loro questo cammino di fede e sono stato particolarmente contento di vivere questo Natale a Gaza e Betlemme. La giornata è iniziata presto, verso le 11.30 quando ci siamo ritrovati dal sindaco di BetJala per andare ad accogliere il Patriarca presso Mar Elias, un monastero ortodosso che si trova oltre il muro e che è sempre stato terra di BetJala e per questo la parrocchia ha il privilegio di accogliere per prima il Patriarca che arriva per celebrare le feste. Una bella processione di macchine e per la prima ed unica volta insieme a quella di Pasqua, quelle con targa palestinese sono potute uscire dal muro ed entrare in quello che chiamiamo Israele ma che in realtà è Territorio occupato… Comunque è stato bello vedere macchine con targhe diverse incrociarsi sulla Hebron Road e non è successo nulla per la sicurezza. Bisognerebbe far tesoro di quanto “non” accaduto….

E’ stato davvero interessante anche il tragitto che abbiamo fatto : la vecchia strada principale di Betlemme che oggi è spaccata in vari punti dal muro della vergogna…Abbiamo aspettato diversi minuti prima che il portone si aprisse per farci passare ed interessante è il cartello che è stato messo accanto alla porta, dove si dice una grande verità : “Separare Betlemme da Gerusalemme e dal resto del mondo non porterà Pace”

Molto interessante vedere l’apertura della porta, poi all’interno del muro il passaggio a fianco della tomba di Rachele ed infine l’uscita dal muro verso il check point di Betlemme.

Il mio parroco ha avuto l’onore di aprire la porta della macchina del Patriarca (come da Status Quo) e poi il Sindaco, per terzo sono andato io a fare gli auguri al Patriarca, e poi tutti i notabili di BetJala…
Molto interessante da vedere Il rientro dentro alla prigione di Betlemme. E’ stata un’altra lunga processione sotto il controllo dei militari israeliani che sono stati abbastanza rispettosi dell’occasione e con un altra lunga sosta come da Status Quo : le parrocchie di Betlemme e di BetSahour con i loro rispettivi parroci e sindaci devono attendere il Patriarca davanti all’ingresso della tomba di Rachele e poi da lì, riparte la grande sfilata di macchine verso la Natività(quest’anno circa 400 ). Dall’altezza dell’Azione Cattolica, i gruppi Scout con le loro festose cornamuse ed i loro chiassosi tamburi hanno scortato il Patriarca fino alla Piazza della Natività dove è stato accolto da un mare di folla. E’ stato molto bello vedere tantissime famiglie in giro per le strada e non erano solo gente di Betlemme. Sono venuti anche altri cristiani dai territori occupati per vivere una delle feste più importanti per la nostra fede.

Con l’ingresso del Patriarca nella Basilica della Natività sono iniziate le celebrazioni religiose: i primi Vespri solenni e poi la Processione alla grotta della Natività e nella notte la S.Messa di Natale alla fine della quale il Patriarca ha deposto Gesù Bambino nella mangiatoia. Tante ore di preghiera che ci hanno aiutato ad entrare profondamente nel mistero della notte di Betlemme illuminata da questo bambino che anche oggi nasce per ognuno di noi. Credo che vivere il Natale di Gesù, HIC dove è nato il Figlio di Dio, dove è stato adorato il Principe della Pace sia una esperienza che non si potrà dimenticare facilmente. La festa è stata resa meno gioiosa dal notizia del Natale al cielo di 3 suore Francescane che conoscevo molto bene. Un altro mistero da accogliere nella fede più totale…e ci voglio provare!!!
Alle 3,30 abbiamo brindato con i seminaristi e si è concluso il mio primo Natale a Betlemme. Aveva ragione Babbo Natale quando mi aveva consigliato di andare alla grotta : solo Gesù ci può donare la Pace, la Giustizia, la dignità e la libertà dei figli di DIO !!!!

La cosa più bella di questo Natale : l’abbraccio di gioia e gli auguri che mi ha fatto una amica ebrea che ho incontrato alle 19 davanti alla Basilica della Natività. Non vi potete immaginare la mia sorpresa e la mia felicità nel vederla lì e nel sentirmi dire “Buon Natale”. Aveva voluto partecipare alla festa dei Cristiani sfidando le leggi israeliane che impediscono agli ebrei di entrare per motivi di sicurezza…anche questo episodio ci potrebbe far riflettere date che non è accaduto nulla nemmeno a lei e questo è la conferma che la sicurezza alla fine è solo una scusa! Grazie Dalia per il tuo gesto profetico di Pace con cui ci dici che è possibile far festa insieme! Per me è stato il più bel regalo di questo Natale, è stato l’incontro con Gesù che è venuto a dirmi che nulla è impossibile a DIO!!!!

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5 risposte a Una vigilia di Natale speciale…

  1. luigi ha detto:

    Grande cosa davvero, Abuna, se come penso la tua amica ebrea sia quella che abbiamo conosciuto insieme… Già una volta ha avuto un gesto profetico, quando ha voluto incontrare l’antico proprietario della sua casa…, e poi hanno deciso insieme che cosa farne, di quella casa-in comune: Open House!

    Nell’ultima lettera con lei ci eravamo scambiati i pareri sulla soluzione “2 Stati” oppure “1 Stato”, e lei aveva concluso laconicamente: voglio riflettere sulle tue parole…
    Non so se l’ipotesi che ho fatto sia vera, non so se davvero sia un segno profetico…(e per dirla tutta temo anche il fatto che i profeti in passato non hanno mai avuto vita facile). So però è che c’è davvero bisogno di profeti…, e di testimoni, per aprire dei muri, per percorrere sentieri che poi diventino strade: una vera road map…
    Un abbraccio da sera di Natale!

    • Abuna Mario ha detto:

      No caro Luigi, è un’altra…ho solo usato un altro nome per non crearle problemi…non si sa mai…qui sono tutti matti !!!!!!!!!!! Questa che è venuta a Betlemme si che è fantastica…la vera Dalia che tu dici, lo sai , a me non ha convinto mai…ma queste sono considerazioni personali…l’altra tra l’altro si è quasi arrabbiata quando ha saputo che le ho cambiato nome e mi ha detto che potevo tranquillamente usare il nome vero…se ritornerai te la faccio conoscere…è una semplice, bella e giovane ragazza ebrea! ciao e buon Natale!!! abuna Mario

      • elzeario ha detto:

        Quando la smetterete di parlare di donne?…………..a proposito Abuna, abbiamo visto un film molto interessante ( “Io sono con te” di un regista di cognome Chiesa (evitare battute) sull’ infanzia di Cristo e sull’ influenza che nella formazione della sua personalità potrebbe aver avuto la MADRE , presentata come una giovanissima, sensibile, intelligente, autonoma ragazza palestinese. Vedi se lo vedi. Mi è piaciuto perché in linea con la mia….. sottovalutata, anzi del tutto ignorata cristologia… Evitare battute: so bene che il Cristo è lui e che non ne dobbiamo aspettare un altro!

      • luigi ha detto:

        Grazie anche per la precisazione, Abuna.
        Come avevo aggiunto in una mail mandata per conoscenza agli altri componenti del “gruppo anomalo”, anche se non era la donna ebrea che avevamo incontrato noi, è una cosa grande lo stesso. Anzi, lo è ancor di più, visto ciò che aggiungi di lei…
        Ancora ciao e buon anno (di studi…!)
        Luigi

  2. elzeario ha detto:

    in quanto analfabeta informatico, e appellandomi alla Convenzione di Ginevra, puoi, o santo Abuna, farmi arrivare il blog (gratis et) amore, anzi pagando il dovuto? gratias…

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