Mi chiamo Giries e sono nato a Gaza…

Si è presentato così alla mia domanda : “Mi chiamo Giries, ho 15 anni e sono nato a Gaza. Ho un fratello e due sorelle che abitano con il babbo e la mamma a Gaza City. A scuola non sono proprio bravissimo ma mi piace molto studiare la lingua araba e la religione. Poi mi piace molto il calcio, la pallacanestro ed il tennis.”

Giries è il primo seminarista che proviene dalla Striscia di Gaza dalla fondazione del Seminario del Patriarcato Latino di Gerusalemme nel 1856 ad opera dell’allora Patriarca Mons. Valerga. E’ il primo Gazawi che attraversa le sante porte del Seminario di BetJala per studiare e, inshallah, diventare sacerdote. Il cammino è lungo e pieno di ostacoli ma Giries è abituato alle difficoltà. La sua vita non ha mai visto la Pace, forse non conosce nemmeno il significato di questa parole perché Giries ha vissuto tutta la sua vita sotto le bombe e chiuso in una grande prigione a cielo aperto. E’ uscito un paio di volte da piccolo per venire a Betlemme durante il tempo di Natale e per visitare Gerusalemme per Pasqua. Con la mamma e mai con il babbo.

A Gaza ha lasciato, oltre alla sua famiglia, anche la sua piccola comunità guidata da Abuna George che in questa vocazione ha un grande merito.  Mi racconta Giries “Dopo aver fatto il servizio in chiesa come chierichetto, negli ultimi mesi ho sentito il desiderio di diventare un sacerdote come Padre George e così ho affidato il mio sogno all’ abuna chiedendogli di mantenere questo “segreto” e domandandogli di non dirlo a nessuno. Poi ho parlato con la mia famiglia che ha accolto volentieri il mio desiderio di entrare in seminario”. Dopo un breve cammino di direzione spirituale, Giries è stato accompagnato da abuna George a BetJala, dove qualche giorno fà ha iniziato questa splendida avventura.

Giries mi ha confessato che i primi giorni in seminario sono stati giorni molto belli, come quelli che aveva sognato. “Oggi sono contento di essere qua a BetJala. Cerco di aprirmi a tutti ed imparare a conoscere i miei nuovi compagni. Ogni giorno i genitori mi chiamano per vedere se sono tranquillo ed ogni giorno mi incoraggiano ad andare avanti”.  Giries conclude la sua testimonianza guardando verso il cielo e lanciando una preghiera/sfida al Capo : ” Signore, proteggi  la mia famiglia e tutta la mia amata Gaza dal Maligno”.

Durante la mia ultima visita a Gaza, abuna George mi ha chiesto di vegliare su di lui e custodire questa vocazione in erba. Gli ho promesso che mi prenderò cura di lui e che lo sosterrò soprattutto con la mia preghiera e con il mio affetto. Io ho preso questo impegno anche a nome vostro e per questo vi affido questo “bellissimo” ragazzo che mi ha colpito subito per la sua espressione molto seria…anche a lui i “maledetti orchi” hanno rubato il sorriso come a suor Resuscitata e agli altri ragazzi di Gaza ma piano piano son convinto che almeno a Giries il seminario riuscirà a farglielo ritrovare!

P.S. Io mi sogno già la sua prima messa tra 10 anni nella nostra chiesetta in una Gaza liberata…sognare non costa nulla !!!

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3 risposte a Mi chiamo Giries e sono nato a Gaza…

  1. giuliana ha detto:

    Caro Giries, tu sarai nelle mie preghiere affinchè quel sorriso possa ritornare a splendere, Chissà se quando tornero in Terra Santa, ci conosceremo? Intanto metticela tutta per studiare ma quegli occhietti vispi mi dicono che ce la farai. 🙂 Dio benedica te e la tua famiglia. Ciao Abuna, condivido con tutto il cuore il tuo sogno! 🙂 Un abbraccione

  2. Annalisa Longo ha detto:

    Che il sogno si avvera, Abuna Mario caro! Dio Vi benedica. Un caro saluto e un grande abbraccio a Giries da perugia, dove vi aspettiamo di nuovo con tutto il seminario. Annalisa

  3. mario focardi ha detto:

    Abuna Mario l’essere stato con te in giro lungo una piccola parte del muro mi ha aperto un po gli occhi ma non ancora il mio cuore. Spero vivamente che la tua opera e quella degli altri missionari possa migliorare la situazione. Spero di poterti rincontrare in Italia. Mario

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