Che Dio salvi i nostri Ulivi….

Non e’ facile raccontare quello che e’ accaduto oggi…una celebrazione eucaristica e’ sempre un momento molto forte per un sacerdote…e’ il centro della nostra vita…e’ l’incontro con il Cristo risorto…e’ tanto altro…ma oggi e’ stata davvero unica. Oggi aver celebrato in mezzo agli Ulivi della nostra gente che forse tra qualche settimana potrebbero per sempre essere sradicati e’ stato un momento straordinariamente potente. E’ difficile per noi occidentali capire il rapporto e la relazione tra un contadino palestinese ed i suoi ulivi. Mi raccontava uno dei nostri sacerdoti che suo padre addirittura li chiamava uno ad uno per nome e li curava come figli, e che lui era fiero di avere come “fratello” un robusto ulivo di campagna. Tagliare e sradicare questi alberi allora diventa una ferita mortale per i nostri cristiani. Celebrare oggi a Cremisan, la’ dove il muro tagliera’ senza motivo gran parte della valle e la dividera’ dalla sua gente,  e’ stato un gesto di comunione con i nostri fratelli ed i loro Ulivi che non sanno ancora quale sara’ la loro fine e che stanno vivendo la loro agonia. Essere stati in mezzo a loro, esserci lasciati abbracciare dai loro rami forti come braccia robuste e’ stato il modo per dirgli grazie di tutto quello che ci hanno donato in questi anni. Del loro olio e delle loro olive. La nostra gente vive di olio e di olive e questa e’ una ulteriore ragione dell’amore tra uomo e Ulivo. Gli Ulivi sono stati testimoni muti della sofferenza e dell’agonia di Gesu’ nel Getsemani, oggi Gesu’ Eucaristia insieme a noi e a tanti altri amici, ha voluto contraccambiare quel gesto di amore di quell’antica notte…oggi e’ toccato a noi, insieme a Gesu’, essere testimoni della loro sofferenza e della loro paura di essere tagliati e sradicati…sofferenza a cui vogliamo dare voce!!!

Possiate continuare cari fratelli Ulivi a produrre olio di salvezza, olio che sani le ferite che questo maledetto muro ha provocato e provochera’ ancora a tanti vostri figli e fratelli. Quell’olio che proprio qui’ unse Davide re e che ungera’ ancora le nostre teste e i nostri cuori affinche’ non diventino duri ed egoisti di fronte alla poverta’ e alla debolezza altrui. Il potente Davide non si accontento’ di tutto quello che aveva…ando’ a prendersi anche l’unica pecorella del suo vicino come ci racconta lo splendido capitolo 12 del libro di Samuele che vi lascio come meditazione sulla situazione attuale :

“Il Signore mandò il profeta Natan a Davide e Natan andò da lui e gli disse: «Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. 2 Il ricco aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; 3 ma il povero non aveva nulla, se non una sola pecorella piccina che egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. 4 Un ospite di passaggio arrivò dall’uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era capitato da lui portò via la pecora di quell’uomo povero e ne preparò una vivanda per l’ospite venuto da lui». 5 Allora l’ira di Davide si scatenò contro quell’uomo e disse a Natan: «Per la vita del Signore, chi ha fatto questo merita la morte. 6 Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà». 7 Allora Natan disse a Davide: «Tu sei quell’uomo“….

La giornata di oggi credo sia stata la voce del profeta Natan di fronte a quanto sta’ accadendo a BetJala e Cremisan…e per chi volesse sintonizzarsi in comunione con noi e con i nostri ulivi, venerdi’ prossimo alle h. 16.00 ci ritroveremo di nuovo su questo “Getsemani”, dove l’umanita’ continua a vivere la sua agonia e subito dopo ci sposteremo sotto il muro di Betlemme per il tradizionale Rosario delle 17,30, la’ dove migliaia di Ulivi sono gia’ stati tagliati e sradicati!  Preghiamo perche’ questa “strage” possa finire al piu’ presto possibile!!!

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3 risposte a Che Dio salvi i nostri Ulivi….

  1. annalisa longo ha detto:

    sono e sarò con Voi nella preghiera. Un grande abbraccio a Voi fratelli e sorelle che state in Palestina. Annalisa

  2. Manlio ha detto:

    Sono in preghiera con voi

  3. Alberto ha detto:

    Credo che il brano tratto dal capitolo 12 del libro di Samuele, fotografi in pieno la similitudine tra il comportamento del re Davide e gli israeliani di oggi, ma il re Davide si pentì mentre gli israeliani ……sembra proprio di no. Secondo me significa che gli israeliani non conoscono la loro storia.
    Alberto

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