Questa di Cremisan era una questione troppo importante per tutti. Da quando Israele aveva deciso di costruire ingiustamente e senza nessun motivo di sicurezza il muro sulla terra della parrocchia di BetJala, la comunità cristiana si era mossa non potendo rimanere in silenzio di fronte all’ennesima ingiustizia!
Subito nel 2006 la prima risposta con la società legale “Sant’Yves”, del Patriarcato Latino, che ha iniziato questo lungo percorso con tanti ostacoli ma che oggi trova il suo compimento in questa splendida vittoria alla Corte Suprema di Israele.
La seconda risposta è stata quella della parrocchia con l’allora parroco abuna Ibrahim Shomali che oramai quattro anni fa iniziò a celebrare ogni venerdì la santa messa sotto gli ulivi ed in questi anni tante persone hanno condiviso questo momento così straordinario. Lo scorso venerdì eravamo ancora in tanti sotto gli ulivi con i nostri piccoli e gli amici dell’Unitalsi e i tanti amici in comunione spirituale.
In seguito è arrivato il sostegno politico internazionale di tanti governi e di tantissimi amici, non ultimo quello di Papa Francesco che personalmente ha preso a cuore la vicenda e durante il suo viaggio in Terrasanta, nel maggio scorso, ha parlato direttamente con Netanyahu.
Tutto questo ha “costretto” la Corte Suprema di Israele a dare un minimo di giustizia e a riconoscere l’illegalità e l’inutilità del muro di divisione. Per ora è stata riconosciuta a Cremisan, speriamo che possa accadere anche per tutto il resto del suo percorso.
Chi ha vinto allora ? Hanno vinto tutti !!!
Hanno vinto le nostre famiglie cristiane palestinesi che vedranno salvi i loro ulivi e la loro terra. Hanno vinto gli israeliani perché questa decisione li salva dallo sprofondare in una deriva immorale totale. Ha vinto la speranza perché non è stata ammazzata del tutto!
Hanno vinto, come dicevamo, i palestinesi perché finalmente, per una volta, hanno visto riconosciuta dalla Corte Suprema dello Stato di Israele un po’ di giustizia e di verità! In questi anni il muro ha portato via le terre migliori e le sorgenti di acqua distruggendo la vita di tante famiglie. Il muro ha diviso fratelli da fratelli, ha diviso i bambini dalle scuole, ha diviso i malati dagli ospedali, ha diviso i fedeli dai conventi. Per una volta la corte ha riconosciuto il fatto che il muro di divisione, a Cremisan non aveva senso ed è inutile.
Hanno vinto anche gli israeliani perché quella di Cremisan era l’ultima sfida per lo Stato di Israele nel salvare e proteggere quel poco rimasto di una morale etica. Con questa decisione la Corte Suprema ha mostrato di non essere del tutto un tribunale militare salvaguardando per un attimo i valori altissimi della verità e della giustizia. È stata fatta giustizia alla comunità locale di BetJala fermando la costruzione del muro. Se la Corte Suprema avesse fallito anche in questo caso, di fronte alle pressioni dell’Esercito Militare, sarebbe stata la fine morale per Israele.
Ha vinto anche la speranza perché questa decisione non la uccide totalmente. In questa terra in cui umanamente non si vede nessuna possibilità e volontà di uscire da un conflitto assurdo e senza senso, il fatto che la corte Suprema di Israele abbia detto NO al muro è un piccolo grande segno di speranza per tutti.
È un segno di speranza per i palestinesi che in questi anni di giustizia ne hanno vista ben poco ma è anche un segno di grande speranza per Israele stesso perché non è mai troppo tardi per fermarsi di fronte al baratro dell’autodistruzione verso la quale si sta dirigendo a causa dalla continua costruzione di insediamenti e dalla continua occupazione dei Territori palestinesi e della vita delle persone. È un segno di speranza pure per il mondo intero perché non è continuando a dividere, a costruire muri, a bombardare, ad affamare popoli che arriverà la sicurezza ma è il decidere di fare verità e dare giustizia che porterà la Pace!
Oggi è giovedì santo ma per noi è già domenica di Risurrezione. Oggi il nostro cuore è invaso dalla gioia della Pasqua perché siamo certi che questa vittoria è stata aiutata soprattutto dalle tante preghiere, che in tutto il mondo si sono elevate verso il cielo. Il Signore ha davvero ascoltato il grido dei poveri e degli oppressi e tutto questo ci conferma che l’unica strada che abbiamo è quella di continuare a pregare e domandare giustizia per tutti! Il Signore continuerà a ribaltare ogni pietra che odora di morte!!!
che bella notizia!!!! speriamo sia la prima di una lunga serie!! Purtroppo alla scuola di gomme nel villaggio beduino di Al-Khan al-Ahmar proprio ieri hanno sequestrato i pannelli solari donati da un’organizzazione locale… speriamo che anche lì arrivi giustizia!
Grazie e buona Pasqua a tutti!!
Finalmente una buona notizia… e speriamotutti ne giungano altre.
Che ci sia veramente un cambiamento ed al posto di tanti orribili nuovi “insediamenti” i nostri fratelli Israeliani, ce ne sono di diverse religioni, etnie, so che molti sono anche atei.
Cose minime del tipo : smettere di tagliare i pochi boschetti superstiti ed inaridire la terra
per far trionfare brutti manufatti in cemento armato, seguiti da muri di divisione, orrendi a vedersi…e invece ricominciare a piantare tanti bellissimi alberi !
Buona Pasqua
scusate la sintassi zoppicante, spero il concetto sia chiaro e non offenda nessuno.
Buona Pasqua. enrico Emilia Bragazzi di Massa.
Tanta gioia in questo giorno di festa! Cristo è veramente risorto, alleluja. Un abbraccione dal Borgo, Abuna Mario! 🙂