Una triste mattina a Cremisan…

  
Oggi è stata una giornata molto triste. Una di quelle giornate che ti scoraggiano e ti fanno perdere ogni speranza. Questa mattina alle 8.30 insieme al parroco, abuna Aktam e a tanti altri parrocchiani, siamo andati all’inizio della Valle del Cremisan per celebrare la Santa Messa, pregare per la pace e chiedere a Dio la sua giustizia. Due giorni fa sono ripresi i lavori per preparare la strada al muro e quindi tutti gli ulivi, che da secoli donano olio ed olive alle famiglie di BetJala e che si trovavano nel tracciato, sono stati sradicati e portati via, rubati ai loro legittimi proprietari. Una totale ingiustizia e senza nessun motivo di sicurezza. Ma quello che abbiamo vissuto oggi è stata l’ennesima dimostrazione di una violenza senza senso contro l’uomo e contro la natura.

Oggi abbiamo toccato con mano questa violenza, abbiamo visto con i nostri occhi la prepotenza e l’arroganza dell’esercito militare israeliano che ha arrestato e portato via con la forza alcuni ragazzi: uno perché voleva piantare un ulivo mentre il secondo perché gridava il suo dissenso. Il parroco ed il Sindaco hanno tentato di opporsi ma sono stati maltrattati anche loro…una vergogna!!!

  

Dopo averci impedito di dire la Messa sotto gli ulivi alla fine siamo riusciti a pregare sulla strada ma vi confesso che non è stato semplice celebrare dopo quello che era successo e soprattutto non è stato facile mantenere la serenità senza permettere alla rabbia di impossessarsi del tuo cuore e senza porsi mille domande nel cuore per quello che stava accadendo. 

Alcune di queste domande le ho poste ai soldati che erano li a difendere ruspe ed escavatori: “Ma se qualcuno venisse a casa vostra, nel vostro giardino e distruggesse tutto in questo modo sareste contenti ?”   “Ma nel vostro cuore non sentite un po’ di tristezza per quello che sta succedendo ?”  “Ma come potete essere così insensibili difronte alla devastazione della natura ed alla violenza così gratuita sulle persone e sugli ulivi?”

Domande quasi inutili che non hanno avuto risposta ma che spero possano essere entrate nel cuore di questi soldati che da tempo hanno perso la propria umanità ma che nello stesso tempo non hanno avuto il coraggio di guardarmi negli occhi…

“Che Dio abbia pietà di voi quando farà giustizia” sono le parole che ho detto al loro capo quando finalmente dopo tanta confusione siamo riusciti ad iniziare la messa nel nome di quel Padre che dovrebbe farci tutti fratelli ma che in questo momento è stato tradito e abbandonato da alcuni dei suoi figli!!!

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5 risposte a Una triste mattina a Cremisan…

  1. giudig ha detto:

    A messa vi ho pensato. Il Signore vi aiuti in questo momento di tristezza e di disperazione a non perdere la Speranza. ❤

  2. Massimo Brunacci ha detto:

    Caro Don Mario Mi rattrista molto l’articolo che mi è arrivato sulla violenza di Cremisan. Certo la reazione istintiva condanna senza appello l’esercito israeliano. Eppure io credo che la giustizia, come dici tu, sarà Dio a farla, noi invece dobbiamo pregare per tutti e sperare che le legittime reazioni non siano più violente delle provocazioni. Lo so cosa pensi, ma io sono così ingenuo da credere che se il mondo palestinese fosse in grado di opporre una forte reazione non-violenta, alla Gandhi, questo metterebbe Israele nel più grande imbarazzo interno e internazionale. E forse si assisterebbe a qualche miracolo di pace e giustizia. Perdonami se ti sembro poco severo con gli aggressori, ma non riesco a credere, come dici, che in loro non ci sia più umanità. Penso solo sia sepolta sotto una coltre di paura e arroganza da insicurezza. Non vi dimenticherò nelle preghiere, e, visto che ho in programma una visita a Fatima ai primi di Settembre, raccomanderò con insistenza alla Madonna te, i tuoi amici di Beit Jala e tutto il popolo palestinese, ma anche quello ebraico. Mi sorprende che quella grande Madre non abbia da tempo uno sguardo di pietà speciale per la sua terra. Forse non gliel’abbiamo chiesto abbastanza. Fraterni saluti Massimo

    Inviato da iPad

    >

  3. Ventoditerra_Admin ha detto:

    Carissimo Abuna Mario,ti sono particolarmente vicino in questo momento e comprendo il tuo dolore, che è anche il mio. Un anno fa ricevevamo la notizia della distruzione della Terra dei bambini a Gaza. Ciò che è straordinario nella fede comune è che trascende, è più alta di qualunque rancore. Lo sguardo oltre le miserie e le distruzione del presente, oltre gli spiriti corrotti di chi porta morte e devastazione… Hai detto bene ai soldati e il loro sguardo ai piedi conferma che una scintilla di umanità permane anche in loro. La Terra dei bambini verrà ricostruita… Pianteremo nuovi ulivi a Cremisam. Un grande abbraccio tuo Annibale

  4. Alessandro ha detto:

    Qualche buon volenteroso a Roma dovrebbe iniziare a manifestare in Vaticano e davanti l’ambasciata israeliana semplicemente mostrando le foto scattate da abuna Mario. Il mondo non conosce e dunque ignora. Facciamo sapere!

  5. Beppe Martini ha detto:

    Tra rabbia e dolore sono riuscito solo ad alzare gli occhi al Cielo e domandarGli ….perché tutto questo??! Mi sento lì ,vicino a tutti voi e con voi voglio impegnarmi come posso e dove posso in difesa della dignità e del diritto delle povere,ma fiere famiglie di Cremisan. Un abbracciò…Beppe Martini

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