Sia fatta la tua volontà…

Non sempre è facile dirlo e molto spesso è più difficile farlo sopratutto per noi, preti e suore, che abbiamo il dovere dell’obbedienza.  Ma questa volta la testimonianza di libertà di questa piccola grande  donna che tutti voi conoscete, mi ha edificato e son convinto che darà anche frutti a suo tempo.

Il dolore del distacco e la tristezza di un ad-Dio sono la tassa da pagare soprattutto oggi in cui Suor Donatella si trova all’aeroporto in attesa di quel volo che la riporterà in Italia dopo tredici lunghi anni a servizio dei più piccoli e dei più deboli a BETLEMME, in terra di Palestina. Terra ancora oggi occupata dai prepotenti di turno, come succedeva 2000 anni fa quando in questi stessi giorni un altra piccola grande donna stava invece arrivando a BETLEMME per donare al mondo un piccolo bambino, Gesù il figlio di Dio.

Quello stesso bambino che hai amato, Sister, che hai custodito e servito con tutta te stessa perché consapevole che quei bambini erano i veri figli di Dio! Quanti ne hai visti nascere e quanti purtroppo ne hai visti morire! Ma in questi anni non hai mai cessato di lottare perché quei piccoletti potessero avere la possibilità di una vita normale come tutti i bambini del mondo.  Lo hai fatto in tutti i modi, non solo nel tuo servizio al CARITAS Baby Hospital ma anche nel tuo incessante impegno per la giustizia e la pace che ti ha visto, insieme alle tue consorelle, a Clemence, ai fratelli dell’università di Betlemme e ai tanti amici che ogni tanto si aggiungevano, andare ogni venerdì, da quel lontano 1 marzo 2004, sotto quel vergognoso muro di divisione a sparare AVE MARIE. Ci hai creduto che potesse cadere quel muro ma parti senza vedere nulla…ti è chiesta la fede di Abramo e tu hai accettato, seppur con tanto dolore nel cuore, di lasciare quella che era diventata la tua terra e renderti disponibile alla volontà di Dio che ti invierà non sappiamo ancora dove!

Il nostro cuore piange. Un pianto misto di gratitudine e sofferenza. Gratitudine per averti conosciuto e per aver camminato insieme sulle strade polverose di Palestina. Sofferenza perché ci mancherai parecchio. Ci mancherà il tuo sorriso, ci mancherà la tua sensibilità, ci mancherà il tuo parlare diretto senza ipocrisia, ci mancherà soprattutto il tuo sguardo amorevole di donna su questo maledetto conflitto che ancora oggi continua a far scorrere troppo sangue. Nuvoloni neri si addensano all’orizzonte e in questo momento in cui forse avevamo ancora più bisogno di te…ecco la chiamata a partire, a lasciare BETLEMME.  Non è facile per noi e sappiamo quanto sia difficile per te perché prima di tutto siamo uomini e donne veri ed il distacco fa male. Ma siamo anche uomini e donne che hanno imparato da questo straordinario popolo ad avere quella fede che va oltre, che non capisce ma si fida, che non vede nulla ma che spera ancora.

Per questo oggi non possiamo essere tristi anche se le lacrime riempiono i nostri occhi.  Ed anche per questo oggi mi sento di ridirti tutto l’amore e la stima che in questi anni ho avuto per te. I nostri cuori si sono amati con il vero Amore, quello umano e divino, quello del nostro “capo” che ancora oggi continua a nascerà a BETLEMME! E questo Amore rimarrà per sempre. Nessun potere potrà rubarcelo come hanno fatto con la nostra terra, con i nostri ulivi, con la nostra acqua. In questi anni abbiamo visto di tutto, abbiamo visto l’ingiustiza prevalere sulla giustizia, abbiamo visto la pace essere calpestata dall’arroganza e dalla violenza, abbiamo visto il sangue innocente scorrere sulle strade ed irrigare i campi, abbiamo visto scomparire l’orizzonte chiuso da grigi lastroni di cemento. Ma nonostante tutto questo siamo riusciti a restare umani, siamo riusciti a non farci rubare il sorriso, siamo riusciti a difendere il nostro cuore da quell’odio che volevano farci entrare e riusciamo ancora oggi a continuare a credere che si possa vivere insieme, condividendo la terra e tutto quello che Dio ci dona ogni giorno. Quanto sei stata preziosa in tutto questo, come madre, come sorella e come figlia! Mi mancherai SISTER anche se nel cuore sarai sempre presente ma credimi non è la stessa cosa!  Ci ritroveremo sotto il muro il venerdì ma credimi non sarà facile non vederti fisicamente camminare su e giù! Mi mancheranno soprattutto i nostri abbracci come l’ultimo dello scorso venerdì!!!


Prega per noi ma soprattutto prega per me perché come mi stai insegnando tu, anche io possa sempre dire e vivere queste parole: Sia fatta la tua volontà Signore!!  Perché alla fine è questo che ci salva: fare la sua volontà nonostante tutto!!!

Da BETLEMME continueremo a pregare per te perché tu possa portare ovunque andrai quel Gesù bambino che hai visto, toccato e amato…insieme a tutti i suoi fratellini e le sue sorelline!   Il Signore consoli i nostri cuori con il balsamo della sua grazia e la Madonna del Muro ti sia sempre compagna di strada!

Buon Natale e a presto…Inshallah!!!

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8 risposte a Sia fatta la tua volontà…

  1. eugenia ha detto:

    Abbi fede Caro Mario,
    questo muro cadrà.. …
    sai bene che nessun muro costruito dagli uomini è ancora in piedi
    salvo la Grande Muraglia Cinese – divenuta ormai pura attrazione turistica –
    ..eccezione che ben conferma la regola!
    Tutti abbiamo nel cuore suor Donatella
    e capisco la tua tristezza nel vederla partire
    da Betlemme.
    Eugenia

  2. ALESSIO GONFIACANI ha detto:

    Anche io ho dedicato alcuni pensieri per Sister Donatella in una mail personale, ma tu, caro Don Mario, hai descritto bene quello che tutti noi proviamo nel cuore in questo momento. Siamo uniti con il cuore e la preghiera per questa piccola grande donna che il Signore ci ha fatto conoscere ed apprezzare. Alessio (Città di Castello)

  3. giudig ha detto:

    Gran bel post, Abuna Mario! Un ringraziamento anche a Suor Donatella che non ho mai conosciuto ma che, leggendola, ha dato una grande testimonianza e ci ha trasmesso la Speranza con le sue opere.
    Un abbraccione a te e che Dio ti custodisca e benedica. Buon 2017.
    Giuliana

  4. Federico ha detto:

    Quale più bel saluto ognuno di noi vorrebbe sentirsi fare? Io non sono Abuna Mario e non mi dilungo in parole che troverei difficile scrivere però tengo nel cuore il pranzo al baby hospital con sister Donatella poco più di un mese fa…un abbraccio a questa grande donna ed un caro saluto ad Abuna Mario!

  5. Grazie caro Abuna Mario per queste parole! Da prete, le condivido, e, nella preghiera, ogni muro lo possiamo abbattere!

  6. elzeario ha detto:

    elze segue e impara: sempre con affetto e gratitudine

  7. PIETRUSCO ha detto:

    Caro Abuna, come sempre le tue parole ” abbattono i muri ” speriamo anche i fatti….

  8. Antonio Boscato ha detto:

    Carissimo Abuna Mario, finalmente qualche tua notizia. Ti immagino sempre talmente impegnato che non hai più il tempo di informarci della situazione laggiù Ti confesso che quello che scrivi è stato un pugno nello stomaco per me, avendo incontrato qualche volta suor Donatella ed avendo apprezzato in modo particolare la dedizione verso i più deboli e sempre con il sorriso sulle labbra, la speranza di momenti migliori e la sua cieca fiducia in Dio tanto da accettare questa decisione venuta dai superiori di rimuoverla dalla sua meravigliosa ed importante missione. Immagino l’intima grande e soffocata sofferenza nel dover dire sì ed accettare. Tu scrivi delle parole bellissime e piene di fede su questo argomento dell’obbedienza e, non ti nascondo i miei sentimenti da uomo, non da persona consacrata, di ribellione. Ma perchè devo obbedire??? Sia fatta la volontà di Dio ; certo ne so qualcosa io che il buon Dio l’anno scorso ha deciso di farmi restare quaggiù quando ormai era quasi tutto compiuto. Mi ha affidato a dei bravissimi medici e mi hanno salvato all’ultimo istante. I “medici” che hanno spostato suor Donatella hanno fatto la volontà di Dio ? Mi auguro di sì ma, permettimi, non ne sono certo. quando hai occasione di parlarle porta il mio saluto e la solidarietà. Carla ed io non dimenticheremo mai il 1° marzo 2014 quando tu, sotto gli olivi di Cremisan celebrasti la messa accompagnato dal dolce suono della chitarra di suor Donatella seduta sotto gli olivi che l’uomo malvagio vuole distruggere. Come poi non ricordare la successiva camminata a piedi tutti insieme fino al muro e pregare perchè avvenga il miracolo della sua caduta?. Scusami lo sfogo ma è nel mio “brutto” carattere che non nasconde i pensieri e i sentimenti. Ti abbraccio fortemente e ti auguro un 2017 che sia prodromo di pace nella giustizia e ti assicuro una preghiera al buon Dio di continuare a darti la forza e la salute per la tua straordinaria missione in Palestina. (se ti spostano – rifiutati) antonio. p.s. il 1° marzo del 2016 sono venuti a casa mia (ero ancora convalescente dall’operazione del 25 ottobre) a farmi visita i meravigliosi ragazzi Francesco, Gin Luca, Ricky, Lemma ed abbiamo ricordato insieme l’anniversario di cinque anni prima quando siamo venuti in quella terra martoriata. mi hanno commosso in modo profondo e particolare.

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