Una Pasqua particolare…

Pasqua alla Basilica della Risurrezione

E’ stata quella che ho vissuto quest’anno. Dalla domenica delle Palme sono dovuto restare a Gerusalemme per aiutare il Patriarca su alcune questioni e cosi’ ho vissuto la Settimana Santa lontano da Betjala e dai nostri bambini.

Fin dai primi giorni mi sono reso conto di una cosa che pensavo non fosse possibile ma quando la sperimenti sulla tua pelle capisci meglio anche gli altri : vivere a Gerusalemme e’ totalmente differente che vivere a Betlemme.

La prima cosa che mi e’ successa e’ che mi sono “dimenticato” del muro, dell’occupazione, del conflitto, dei check point (anche se poi durante il triduo abbiamo dovuto sopportare le angherie della polizia israeliana che ha creato un sacco di problemi ed ha impedito a tanti cristiani di andare a pregare al Santo Sepolcro – vedi video ).

Non credevo fosse possibile, eppure sono bastati pochi kilometri ( soltanto 7 km 300mt. è la distanza dal muro di Betlemme alle mura di Gerusalemme ) per rendere quel mondo aldilà del muro, un mondo lontano e soprattutto invisibile. E mi sono ritornate alla mente le parole di Daniela, la carissima amica ebrea che una volta mi disse : “ Abuna, il muro ha anche questo scopo : non farci vedere quello che succede dall’altra parte e in questo modo noi viviamo fuori dalla realtà”. Le ho capite in questa settimana!

Vivere a Gerusalemme è come vivere in un altro mondo, diverso da quello di Betlemme e se hai altro da fare, fai davvero fatica ad accorgerti che a poca distanza l’ingiustizia regna sovrana e tutto quello che riesci a vivere più o meno tranquillamente nella grande città, aldilà del muro viene quotidianamente negato : il diritto alla libertà di movimento, alla libertà religiosa di pregare il tuo Dio e qualunque altro tipo di diritto umano!

Sono sincero : avevo bisogno di staccare un po’ per respirare e devo dire che la settimana santa l’ho vissuta come un dono di grazia che il Signore mi ha voluto fare perchè mi vuole davvero bene. Mi è servita tantissimo. Ho avuto modo di pregare, lavorare, riposare, leggere il bellissimo libro di Francesco Lorenzi “LA STRADA DEL SOLE” che uscirà a maggio (Ed. Rizzoli) e poi meditare su quanto vissuto nella settimana precedente insieme ai THE SUN e ai 220 splendidi ragazzi che hanno reso possibile e indimenticabile #uninvitopoiunviaggio… ma poi appena vista la tomba vuota con i miei occhi ho sentito forte il desiderio di condividere questa grande gioia con la mia famiglia ed ecco che nel pomeriggio di sabato sono rientrato nella prigione a Betlemme per riabbracciare i bambini, le suore e i volontari Unitalsi appena arrivati e riassaporare aria di casa. Ed è stata una domenica di Pasqua bellissima!!!

Sono rientrato a BetJala con una consapevolezza e una certezza nuova : La consapevolezza è che nessun muro potrà resistere alla Luce del Risorto che ha frantumato la pietra del Sepolcro e che non farà fatica a far cadere ogni tentativo di rinchiudere con dei muri la vita dentro una tomba. La certezza è che, nonostante facciano di tutto per ucciderla, Betlemme è troppo più viva, troppo più umana e troppo più bella di Gerusalemme!!!

 

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4 risposte a Una Pasqua particolare…

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  2. elzeario ha detto:

    Grazie Abuna: un abbraccio “ovale” Pasquale sesquipedale…. W Betlem! giù muri!

  3. eugenia laura baudinelli ha detto:

    Caro Mario,
    un abbraccio a te e ai bambini di Betlemme.
    Il muro di cemento cadrà, non so quanto ci vorrà ma cadrà.
    I muri invisibili di odio, indifferenze e via via…
    sono più difficili da abbattere, lo sappiamo bene tutti
    perché li sperimentiamo tutti in giorni anche qui,
    Spero di tornare presto fisicamente a Gerusalemme, Betlemme, Nazaret
    col cuore ci sono già.
    Eugenia

  4. Giuseppe ha detto:

    ottimo lavoro e proficuo per la pace che, è ineluttabile, dovrà giungere per chiudere la ferita aperta nel cuore di Cristo

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